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Perché qualcuno ce la fa e qualcuno no
Sdeng, sdeng, sdeng
Pubblicato il 14 Novembre 2022
Una domanda sensatissima, una domanda insopportabile, una domanda che marzullianamente si fa una domanda e poi si dà una risposta: eh, ma dipende da cosa significa, farcela. Noi di sicuro non ce la facciamo, quindi ormai senza freni rispondiamo in due puntate, come gli scrittori di saghe fantasy: questa è la prima, e la risposta non è «dipende», anzi: ha un sinistro suono metallico.
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Stagione 3
Commenti 8
CommentaTra il “non ce la puoi fare” e il “ce la devi fare per forza” c’è la salute mentale.
E, da genitore, ‘sta cosa la vivo con non poca ansia.
La mia definizione di “martellare”, quella che per anni ho condiviso con il mio socio è: essere ossessionati. Quelli che ce la fanno, secondo me, martellando in questo senso… non vedono che quel progetto, sono “chiusi” nell’idea di fare il massimo, di diventare i più bravi, dormono sul pavimento e si alzano di notte per mettere nero su bianco le idee rimuginate… Sono pazzi per quella cosa lì. Io non credo tanto nelle altre scuse, perché fortune, reti e soldi di famiglia sprecati ne conosciamo tutti. Credo che quelli che riescono, ci siano dentro fino alle orecchie e non prendano il fiato mai. Mi spiace, sembra commento ansia, però non conosco nessuno che possa dire ok io sono arrivato e che non abbia l’agenda piena anche di notte… Bel podcast. Grazie :)
Mi avete fatto pensare al mio amico Nando che rientra benissimo nella casella: ce la fa perché non ha nessun motivo per non farcela. Vive di rendita mentre alleva piante e gatti. Va a cena fuori una volta a settimana. Aperitivi quanto basta. Guarda le storie dei suoi contatti su WhatsApp (così ho scoperto che anche WhatsApp è un mondo che si evolve) perché richiede meno impegno. Per il resto non gli interessa farcela perché in un certo senso ce la fa benissimo così 🙌
Forse una delle mie preferite!
P.s spero ne arrivi una in cui si affronta il tema del perché alcuni sentono di volercela fare e altri vivono felici anche senza desiderarlo
Una puntata che ho ascoltato con grande interesse e che mi ha offerto molti spunti di riflessione sulle mie motivazioni e i miei talenti che, seppure io sia in grado di riconoscere, non bastano per riuscire a farcela.
Una delle cause è, forse, la paura inconscia di “dare fastidio a qualcuno”, che scritta così sembra tanto assurda ma è vera.
C’è da lavorarci, insomma.
Vi ringrazio, quindi, per i vostri contenuti sempre preziosi: ormai siete il mio appuntamento più atteso della settimana.
Finalmente sono riuscita ad ascoltare questa puntata, affianco a mia figlia che dorme con la febbre alta. Mi ha molto colpito l’intervento della psicoterapeuta che in fondo ci dice quanto conti ed influenzi il nostro imprinting familiare e sociale. La convinzione che ognuno ha, più o meno forte, dentro di se di riuscire a farcela è la chiave di tutto, insieme a “martellare”! Ho iniziato tutto 1 anno e mezzo fa, durante il lock down, in un periodo cupo e triste, in cui non si poteva uscire e creare e proprio in quel periodo, ho trovato la forza di far uscire le mie idee e il mio coraggio, per comunicare a tutti, a me per prima, che “IL BICCHIERE è MEZZO PIENO”, quindi, IL FARCELA dipenderà sempre dalla convinzione che abbiamo di noi rispetto al nostro progetto, rispetto alla visione che abbiamo e che vogliamo comunicare. Grazie ragazzi, perchè mi date spunti per riflettere e costruire!
Chi disse: “Preferisco avere fortuna che talento”, percepì l’essenza della vita
La risposta di Claudia è spiazzante e apre mille altre domande.
Super complessa questa puntata, come del resto lo è il tema e ho apprezzato tantissimo i diversi punti di vista dal quale si può approcciare la questione.
E personalmente penso che la maggior parte delle persone ce la faccia facendosi un gran mazzo, con cadute e ripartenze.
Non vedo l’ora di ascoltare il seguito.